Caso Tenco: IL RAPPORTO DELLA SCIENTIFICA del 27/01/67 ( Documento )

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  1. LaVerdeIsola
     
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    QUESTURA DI IMPERIA

    GABINETTO DI POLIZIA SCIENTIFICA

    Fascicolo dei rilievi tecnici eseguiti il giorno 27.1.1967
    in occasione del rinvenimento del cadavere di: TENCO Luigi, nato a
    Cassine (Alessandria) il 21.3.1938, residente a Recco (Genova) in Via
    Bastia n° 12, avvenuto nella camera n° 219 dell'Albergo Savoia

    in SANREMO - Corso Nuvoloni n° 30 ._



    --------------------------------------------------------------------------------


    Noi sottoscritti fotosegnalatore di P.S. Brigadiere Giuliano Antonio, su richiesta del S.Procuratore della Repubblica di Sanremo dr. Clemente Manfredi e per disposizione del dirigente il Commissariato di P.S. di Sanremo dr. Enrico Setajolo, presso il quale prestiamo servizio, ci siamo recati nella camera n° 219, dipendence di questo Albergo Savoia, sito in Corso Nuvoloni n° 30, per eseguire rilievi tecnici relativi al rinvenimento di un cadavere di sesso maschile, in vita già appartenente a TENCO Luigi, nato a Cassine (Alessandria) il 21.3.1938, residente a Recco (Genova) in Via Bastia n° 12, cantautore.

    Sono presenti al sopralluogo il dr. Arrigo Molinari, Commissario di P.S. e le Guardie di P.S. Ciminari Angelo, Rapanà Sebastiano e Vairo Vincenzo. Si accede alla camera attraverso una porta in legno apribile verso l'interno da destra a sinistra, munita di serratura comune, in atto chiusa a chiave ( 1 ** ) , che non presenta tracce di effrazione.

    La camera di media grandezza irregolarmente quadrata è illuminata da due finestre site rispettivamente nella parte mediana delle pareti destra ed anteriore prospicenti al sottostante giardino del precitato albergo entrambe chiuse con tendine, vetri e persiane e comunica nella parte terminale destra della parete sinistra con il bagno mediante una porta in legno, in atto aperta.

    Nella camera di osserva: all'angolo anteriore destro una specchiera con relativo sgabello, alla parete anteriore verso la parete terminale sinistra un armadio guardaroba, nella parte mediana addossati alla parete sinistra un tavolino in legno pieghevole sul quale vi è posata una valigia in pelle marrone scuro, aperta, sul cui manico vi è attaccata una targhetta con la scritta Tenco Luigi e due chiavette unite con spago, nonchè un comò a quattro cassetti sovrapposti, sul cui ripiano si notano una chitarra nella relativa custodia, un bicchiere a coppa in vetro e due bottigliette da mezzo litro entrambe a metà sulle quali vi è la targhetta S.Pellegrino ed il termosifone; addossato alla parete posteriore con la testiera un letto matrimoniale, divisibile, fiancheggiato dai rispettivi comodini ove su quello di sinistra si nota l'apparecchio telefonico, ai piedi lato destro una poltroncina e nella parte mediana addossato un tavolinetto in legno con sedia e poltroncina.

    Nella parte mediana sinistra del pavimento nello spazio compreso tra l'angolo inferiore sinistro del letto ed il comò a metri 2,20 circa dalla parete anteriore ed a metri 1,90 circa dalla parete posteriore il cadavere di Tenco Luigi, integro, non emane cattivo odore, giace supino in senso trasversale alla stanza con la testa in direzione della parete sinistra.

    Ha la testa leggermente flessa verso destra e aderisce al pavimento, in legno ( 2 ** ) con tappeto in stoffa, con la regione occipite-parietale destra. Gli occhi, il sinistro chiuso ed il destro semiaperto e la bocca leggermente aperta. Sulla regione temporale destra si nota un foro d'entrata di proiettile d'arma da fuoco dalla cui ferita è fuoriuscito abbondante sangue frammisto a materia cerebrale ( 3 ** ) convergendo, insieme a due rigagnoli fuoriusciti dalle narici e dalla bocca che ha interessato la guancia destra, in una chiazza formatosi sottostante la testa -parte destra- seguendo la linea di gravità, del cadavere di forma irregolarmente circolare di del diametro di cm.35 circa.

    Il braccio destro proteso in avanti poggia sul pavimento col palmo e con le dita unite leggermente flesse nella falangette, la mano sinistra flessa verso l'interno chiusa quasi a pugno che aderisce sulla parte ombelicare-epicolica. Le gambe sono divaricate e la coscia destra ha una più accentuazione di flessione verso destra ed i piedi sono nascosti sotto il comò ( 4 ** ) più verso la parte destra. La testa nella parte parietale sinitra aderisce quasi all'angolo sinistro dei piedi del letto.

    Sempre sul pavimento, nelle gambe si rinviene una pistola automatica cal.7,65 marca "Walther" matricola n° 517600, privo di caricatore ( 5 ** ), che si rinviene sotto la coscia sinistra, contenente n° 6 cartucce dello stesso calibro, ed ha l'impugnatura verso la parete sinistra e la canna rivolta verso l'entrata - parete posteriore - ed un bossolo a cm.24 dalla parete sinistra, a cm.65 dal piede anteriore destro del comò ed a cm.38 circa dall'infisso sinistro porta ingresso bagno.

    Nell'angolo posteriore sinistro ad una distanza di cm.40 circa dal tetto e ad una distanza fra loro di circa cm.30 si notano due piccole scalfiture nel muro ( 6 ** ).

    Nell'obitorio di questo Cimitero di Valle Armea, esaminato il cadavere, alla presenza del S.Procuratore, non sono state riscontrate altre ferite, lesioni o segni particolari sul corpo ad eccezione della ferita d'arma da fuoco sulla regione temporale destra ( 7 ** ).


    Il cadavere indossa un completo grigio scuro a righe, camicia bianca con righini grigi entrambi sbottonati, cravatta bleu scuro con righe diagonale sciolta.

    La pistola, il caricatore con le 6 cartucce ed il bossolo, sono stati repertati unitamente ad altri oggetti ivi rinvenuti da dipendenti questa Squadra Giudiziaria intervenuti sul posto agli ordini del Dirigente l'Ufficio di P.S. di cui sopra.

    Si allegano al presente verbale i sottonotati rilievi:
    Ril. n°1 (Il cadavere visto trasversalmente dalla soglia della camera 219);
    " " 2 (Il cadavere tra le cui gambe si nota la pistola, indicata dalla freccia);
    " " 3 (Il cadavere visto dall'alto, parte destra, nella metà superiore);
    " " 4 (Il cadavere visto dalla parte posteriore, col particolare del caricatore, indicato dalla freccia, nascosto sotto la coscia sinistra);
    " " 5 (Il cadavere, visto dalla parte anteriore, col particolare del foro d'entrata);
    " " 6 (Il particolare del bossolo, indicato dalla freccia, visto dalla parte destra).

    Fatto, letto, confermato e sottoscritto

    Il tecnico di P.S.
    Brig. (firma illeggibile)


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    1 ** Si accede alla camera attraverso una porta in legno apribile verso l'interno da destra a sinistra, munita di serratura comune, in atto chiusa a chiave...( FALSO )

    Dalla deposizione ufficiale di Dalida: "Conoscendo il suo stato di condizione psichica abbiamo telefonato in albergo e ci è stato confermato che era rientrato, mi sono portata nella stanza 219 per accertare le condizioni di salute del Tenco. Ho trovato la porta accostata ma non chiusa a chiave e le chiavi dentro la serratura dall'esterno".Il referto dunque riporta una cosa ben diversa da quanto dichiarato da Dalida nella sua deposizione ufficiale.

    2 ** Ha la testa leggermente flessa verso destra e aderisce al pavimento in legno ( FALSO )

    Pavimento in legno....mumble mumble

    image
    Pavimento in "graniglia" della camera 219 di Luigi Tenco


    3 ** Sulla regione temporale destra si nota un foro d'entrata di proiettile d'arma da fuoco dalla cui ferita è fuoriuscito abbondante sangue frammisto a materia cerebrale ( FALSO )

    Ah si? Ma la polizia, in quale "scena del delitto" si trovava la notte del 27 Gennaio 1967?

    image
    foro d'entrata del proiettile "pulito"

    4 ** ...ed i piedi sono nascosti sotto il comò ( FALSO )

    Il cadavere è stato artatamente disposto in quel modo. Inizialmente il cadavere fu rinvenuto seduto a terra con la schiena poggiata al letto, quindi in questo referto si sta dichiarando il falso

    5 ** Sempre sul pavimento, nelle gambe si rinviene una pistola automatica cal.7,65 marca "Walther" matricola n° 517600, privo di caricatore ( FALSO )

    image

    La pistola, come si può ben vedere è una Beretta cal.22 che è poi la stessa pistola vista da M.Durand, in forza al Corriere della Sera, esperto d'armi, che entrato nella camera 219, vide proprio quel modello di pistola e non la Walther Ppk 7.65 di Tenco. In questo referto si sta deliberatamente dichiarando il falso

    6 ** Nell'angolo posteriore sinistro ad una distanza di cm.40 circa dal tetto e ad una distanza fra loro di circa cm.30 si notano due piccole scalfiture nel muro

    Questo particolare portò gli addetti ai lavori a pensare che Luigi esplose per suicidarsi due colpi che andarono a rimbalzare sopra la porta:
    1 - Impossibile che un suicida possa sbagliare mira con la pistola puntata alla tempia, L'omicida semmai, avendo "il bersaglio" piu' lontano potrebbe sbagliare. E' poco credibile.
    2 - Che gli ospiti ( svegli ) accanto alla stanza di Tenco non sentano 1 colpo di pistola è impossibile e ne abbiamo parlato.....con 2 colpi di pistola non uditi, entriamo nel campo della fantascienza. E' poco credibile
    Eppure per tanti anni, quei due segni sopra la porta, diventarono "elemento" portante del suicidio di Tenco: io credo fermamente che quei segni non c'entrino nulla con la morte di Tenco ( a meno che qualcuno non abbia "artificialmente" ricreato quelle 2 scalfiture sopra la porta per rendere piu' credibile il tutto ).



    7 ** Nell'obitorio di questo Cimitero di Valle Armea, esaminato il cadavere, alla presenza del S.Procuratore, non sono state riscontrate altre ferite, lesioni o segni particolari sul corpo ad eccezione della ferita d'arma da fuoco sulla regione temporale destra ( FALSO )

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    Il viso di Tenco con le ferite e gli ematomi. Il referto riporta il falso.

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    IL RAPPORTO DELLA SCIENTIFICA, cosi minuzioso nei dettagli, che con estrema "attenzione" e "precisione" descrive ogni minimo particolare ( comprese le 2 bottigliette d'acqua sul comodino di Tenco ), riporta IL FALSO negli elementi che invece contano:

    1 - la porta della camera 219 ( chiusa a chiave secondo il referto, accostata con le chiavi inchiavate dall'esterno come riportato da Dalida nella sua deposizione )
    2 - la posizione del cadavere ( Il cadavere è stato posizionato a terra con i piedi sotto il comò solo successivamente, non è quella posizione originale raccontata dai primi testimoni entrati nella 219 )
    3 - la pistola ( viene riportata sul referto la pistola di Tenco ma sotto i glutei ne ha un'altra )
    4 - la scena del delitto ( IL PAVIMENTO DELLA CAMERA DI TENCO E' IN GRANIGLIA E NON IN LEGNO )
    5 - il cadavere ( il referto certifica che Tenco non ha ferite e lesioni, la realtà certifica che sul viso di Tenco ci sono FERITE ED EMATOMI ).

    CONCLUSIONE: Il biglietto d'addio di Luigi Tenco non è presente in questo rapporto della scientifica ed infatti LO STESSO NON E' STATO RINVENUTO DALLA POLIZIA DENTRO LA STANZA ma è stato consegnato da "terze mani" quindi la sua originalità e validità è "dubbia" ( clicca qui per maggiori dettagli: #entry438826750 ).
    E inoltre nel rapporto della scientifica redatto il 27 Gennaio 1967 si ravvisa in più punti il reato di FALSO IN ATTO PUBBLICO, non è quindi attendibile ai fini dell'accertamento della verità.


    Edited by LaVerdeIsola - 2/2/2011, 00:59
     
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