SANREMO 2017 Tiziano Ferro: “Ecco perché torno qui con Carmen e per Tenco”

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  1. luigitenco
     
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    Tiziano Ferro: “Ecco perché torno qui con Carmen e per Tenco”
    fonte notizia: www.lastampa.it/2017/02/07/spettaco...7UI/pagina.html

    Il Festival 2017 si apre stasera ( ieri, ndr ) nel segno di Tiziano Ferro, primo grande ospite italiano. Ferro duetta con Carmen Consoli con Il conforto, che fa parte dell’album Il mestiere della vita, canta Potremmo ritornare e ricorda Luigi Tenco a 50 anni dalla morte per suicidio interpretando Mi sono innamorato di te. E a La Stampa si racconta così.

    Io e Carmen Consoli
    «È la mia cantante preferita, da sempre, da Quello che sento, il primo singolo che la portò a Sanremo Giovani 1995. Di lei mi colpisce questa esigenza quasi disperata di cantare le cose che scrive. Mi ci sono sempre ritrovato, ci somigliamo, abbiamo in comune tante cose, il modo di cantare ma anche il senso dell’umorismo, che non c’entra niente con la canzone che presentiamo qui e che però dice molto di una persona. Ci siamo conosciuti quasi per caso, nel 2010 abbiamo scritto insieme Guarda l’alba e da allora ci è venuto naturale tenerci in contatto. Ho scritto Il conforto pensando a lei, ed è stato bello avere il suo sì immediato. Quando riascolto quel brano, sembra che cantiamo insieme da moltissimi anni e invece è la prima volta. Ora mi piacerebbe fare un disco intero con lei».

    Due anni dopo

    «Due anni dopo, torno al Festival perché Carlo Conti sa fare il suo mestiere, e perché questo è di nuovo il momento più bello della musica in tv. Ho trovato assurdo il tentativo, negli anni precedenti, di trasformarlo in qualcosa di complesso, di diverso, di alternativo. Ciò che ha fatto affezionare al Festival è il pop, la musica scritta per il popolo. È giusto che a Sanremo ci vada chi fa la musica pop, gioiosamente».

    Il mio Sanremo
    «Se penso a Sanremo mi torna in mente Massimo Ranieri che vince con Perdere l’amore nel 1988. Ho otto anni e una fitta allo stomaco che non so interpretare. Finisce la canzone e mio padre dice: questo vince. E io sento di essere al posto giusto, di provare la cosa giusta. Se mio padre dice che questa canzone vince, allora è giusto innamorarsi di quel momento. Molti dicono che io e Ranieri ci assomigliamo, anche fisicamente, e forse è “colpa” sua se mi sono avvicinato a un certo tipo di musica senza pudore, a un certo tipo di interpretazione».

    Ce lo insegnò il 2013

    «C’è un verso, in Potremmo ritornare che in effetti è un po’ il centro del mio album Il mestiere della vita. Il 2013 è stato un anno emotivamente molto intenso per me: mi trovavo nel mezzo della mia prima relazione, che finì da lì a poco. In quell’anno ho capito che i rapporti d’amicizia, di amore, di famiglia non vengono da sé, vanno esercitati. Sono un po’ un mestiere, come quello dell’artigiano che tutti i giorni va in bottega anche se non ha ispirazione. Esserci nei rapporti fa la differenza. Non il grande gesto, la presenza reale. Questo è il 2013 per me».

    Io e Luigi Tenco
    «Per chi fa il mio mestiere come lo faccio io, Tenco è imprescindibile. Mi piace la sua presunzione nel dichiarare che la ricerca umana, l’animo delle persone, il sentimento non valgono meno del parlare di società, di politica. Era fuori dal coro, fuori moda, e ne ha pagato le conseguenze, psicologicamente e socialmente. Il suo esempio mi tiene vivo, mi fa pensare che quando scrivi una canzone e metti in gioco le tue fragilità fai la cosa giusta. Che la fragilità è un superpotere. Ha dato voce ai fragili: sono orgoglioso di cantare una sua canzone».

    Mi sono innamorato di te

    «È una canzone che delinea il percorso di una storia d’amore, dalla nascita all’evoluzione in qualunque verso, sia positivo sia negativo, e lo fa in due minuti. È una sintesi che cerco da sempre, è l’esposizione massima di ciò che per me è la canzone popolare: dire tutta la vita in pochissimo. La canterò abbassando la testa, con l’umiltà di un bambino delle elementari. È un mese che la provo tutti i giorni, senza dare nulla per scontato: tutti i giorni mi chiedo se sto facendo la cosa giusta e tutti i giorni mi dico sì, perché lo sto facendo con amore. E ogni giorno prego che lui dall’alto capisca la mia buona fede. Sarò al servizio della canzone, non stravolgerò nulla. La canterò come se fossi un esecutore che segue le indicazioni di un librettista, o come un attore che recita Shakespeare».

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    Edited by luigitenco - 8/2/2017, 16:03
     
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