Esclusivo: I manoscritti originali delle lettere scritte da Luigi Tenco a Valeria

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  1. LaVerdeIsola
     
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    CITAZIONE (Leonardo Braccio @ 24/11/2010, 11:45) 
    Interrogarsi sulla gelosia di Dalida, come possibile movente di omicidio?

    Sono personalmente convinto che la gelosia di Dalida sia stata "la molla di partenza" di una situazione che con il passare del tempo è sfuggita di mano alla cantante francese. Notate bene: la lettera del Novembre 66 accoglie lo sfogo di Tenco riguardo Dalida, sempre a Novembre si registra un tentato speronamento per le strade della Ruta, dove 2 auto tenteranno di buttare fuori strada Luigi, sempre a novembre Luigi Tenco acquisterà 2 pistole per difesa personale ed andrà varie volte al poligono per esercitarsi. Novembre è un mese "chiave" per arrivare a comprendere "determinate" sfumature della funesta vicenda.
    Dalida non voleva sicuramente uccidere Luigi, voleva solo dargli una piccola lezione. Una sera si portò sotto la casa di Valeria e con tono intimidatorio invitò Valeria a lasciare stare Luigi, dicendole che lui aveva bisogno di una donna e non di una ragazzina ( confidenza di Valeria ad Aldo Fegatelli Colonna ).Affidandosi ad un pezzo da 90 come Lucien Morisse ( clan dei Marsigliesi ), però, commise un grave errore. Gli interessi "politici" attorno a questa vicenda ebbero la meglio trasformando quel "capriccio" di Dalida in un qualcosa per lei francamente ingestibile. Dalida si trovò ad un bivio: salvare Luigi o salvare se stessa. L'organizzazione a capo della "missione" non le avrebbe perdonato un passo indietro o ancor peggio un tradimento. Lei lo sapeva bene.
    Eppure Dalida tenterà in extremis di salvarlo il pomeriggio del 26 Gennaio 1967 al Bar del Casinò ( Giorgio Lotti, testimone oculare, rivelerà di aver intercettato dei discorsi di morte tra Dalida e Tenco quel pomeriggio al Bar: il ricordo di Lotti è nitido, non stanno parlando di suicidio ). Luigi trascinerà arrabbiato Dalida fuori dal bar prendendola da un braccio ma ormai non si poteva fare più niente.

    Dalida non potrà piu' far nulla se non assecondare "il piano mortale" organizzato dall'ex marito e dalle organizzazioni che si trovano attorno alla vicenda, pena la sua stessa vita.
    Alle 02:10, come da copione, entrerà nella camera 219 dell'Hotel Savoy e troverà il corpo di Luigi a terra senza vita ( d'altronde i discorsi di morte fatti al Bar del Casinò nel pomeriggio del 26 Gennaio tra lei e Luigi non lasciano dubbi su quello che sarebbe successo ). Verrà trascinata dopo pochi istanti fuori dalla 219 da Dossena ed altri e verrà portata nella sua camera, la 104. Dalida porta con se in camera la lettera d'addio che si trovava nella camera 219. Lucien Morisse apparso "magicamente" subito dopo la morte di Luigi accanto alla cantante francese, provvederà a rendere verosimilmente "funesto" quel biglietto e farà sparire dalla circolazione le pagine precedenti di quella che in verità era una lettera di denuncia. Quel biglietto infatti rivedrà la luce ed uscirà dalla camera 104 solo 30 minuti piu' tardi, passando dalle mani di Dalida alle mani di Sergio Modugno, dalle mani di quest'ultimo a Piero Vivarelli ed infine arriverà nelle mani del commissario Arrigo Molinari. Se il biglietto non si fosse spostato dalla camera 219, sarebbe stato più credibile ed avrebbe provato il suicidio di Tenco ma ha fatto tanti, troppi viaggi prima di arrivare in mano alla polizia e quindi non è una prova attendibile ed anzi rafforza i dubbi!!!

    Dalida ha volontariamente e deliberatamente sequestrato e portato via con se un elemento d'indagine dalla scena del delitto. Tutto ciò che "viene" artatamente spostato dalla scena del crimine, nel momento in cui, passato del tempo ritorna al suo posto o viene consegnato alle autorità ( dopo oltre 30 minuti nel caso del biglietto di Tenco ), NON HA PIU' ALCUN VALORE perchè viene inquinata la sua "originalità" e può essere stato manomesso/modificato/sostituito per renderlo credibile secondo le esigenze del caso. Se al posto della lettera, Dalida si fosse portata in camera LA PISTOLA e l'avesse tenuta con se 30 minuti...sarebbe stato lo stesso. Quella pistola, sequestrata dalla scena del crimine, non avrebbe piu' potuto ricoprire il ruolo di ARMA DEL DELITTO al di là di ogni ragionevole dubbio. Perchè la polizia nel 1967, si fidò ciecamente DI UNA LETTERA PROVENIENTE "NON DALLA SCENA DEL CRIMINE" ma recapitata in mano di Molinari "proveniente da fuori", dopo esser passata nelle mani di mezzo hotel savoy??
    Mi stupisce che la Magistratura nel 2006 non abbia fatto le stesse considerazioni che ho appena fatto io. La verità non si cerca solo riesumando le salme....ma studiando anche gli elementi a disposizione ed approfondendo ogni singolo punto.

    Tornando a noi, dopo la morte di Tenco, Dalida si sentirà in colpa per non esser riuscita a salvare Luigi, per aver preso parte alla "spedizione" controvoglia costretta da tutti trannè che dalla sua volontà. Verrà subito fatta partire per la Francia contravvenendo alle regole che di solito si applicano in situazioni del genere e neanche a farlo apposta sarà Lucien Morisse ed altri 2 ad accompagnare Dalida all'aereoporto di Nizza con la propria auto.

    image
    LUCIEN MORISSE ( MARSIGLIESI ), DALIDA ( PARTECIPANTE CONTROVOGLIA )....partono in direzione dell'aereoporto di Nizza.

    Dalida, un mese dopo, tenterà il suicidio non riuscendoci. 10 anni dopo nel 1977, il secondo "tentato" suicidio della cantante francese. Nel Gennaio del 1987, 4 mesi prima di morire, Dalida sta per "esplodere", è tentata di dire la verità ma sa quanto potrebbe costarle, cosi confida "goffamente" ad un settimanale italiano: "Io non so, non voglio, non posso dire come e perchè Luigi è morto".
    4 mesi dopo quell'intervista Dalida morirà e la verità ufficiale riporterà lo stesso responso di quel 27 Gennaio 1967: SUICIDIO!
    Dopo 2 tentativi falliti nel 67 e nel 77, viene cosi difficile credere che nell' 87 possa non essersi trattato di suicidio che a nessuno verrà mai alcun dubbio sulla veridicità del gesto.
    Dalida non ha ucciso Luigi Tenco ma è stata vittima di una situazione che lei stessa aveva "messo in piedi" e che le è sfuggita di mano.

    Edited by LaVerdeIsola - 25/11/2010, 11:07
     
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19 replies since 24/11/2010, 10:43   11764 views
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