.:  Luigi Tenco 60's .::. Il forum della verde isola  :.

Posts written by LaVerdeIsola

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    A tutti coloro che per i più disparati motivi, hanno alzato il pugno in segno di "vittoria" quando hanno azzerato quest'estate la nostra petizione di 48.280 membri..... voglio dire di abbassare quel pugno e togliersi "il cappello" perchè stasera l'esercito tenchiano....ha compiuto l'impresa.

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    PETIZIONE "LE 5 PROVE DELL'OMICIDIO DI LUIGI TENCO - 48280 SOSTENITORI K.O." - www.facebook.com/casotenco

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    Caro Luigi, oggi hai proprio tutti i sacrosanti motivi per sorridere, i tuoi fedelissimi oggi, hanno compiuto una grande impresa.
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    TG2Dossier 29 OTTOBRE 2011



    Patrizia Tenco: "Basta parlare solo della morte di Luigi Tenco"

    Giuseppe Bità:
    "Noi della verde isola, infatti, parliamo di Luigi Tenco a 360 gradi, della sua arte, del suo grande spessore umano e di quel che ci ha lasciato. Promuoviamo la sua musica dandola in pasto ai giovani con metodi nuovi, utilizzando il loro linguaggio e facendoli avvicinare alla sua arte tavolta in maniera giocosa ma "formativa" ( il campionato "La canzone piu' bella di Tenco 2011", ne è la riprova ).
    Purtroppo ( e ci rammarica che il 27 Gennaio 1967 Luigi ci abbia lasciato, fa male a voi ma anche a noi ), le ferite lacero contuse sul suo viso, l'assenza di polvere da sparo nelle sue mani, il colpo di pistola non udito ( e difficilmente non udibile ), la pistola non di Tenco sotto i glutei, il biglietto con una firma falsa, un errore di ortografia grossolano e dei calchi di parola ritrovati che delegano quel biglietto ad ultimo foglio di qualcos'altro.....hanno scosso la coscienza di decine di migliaia di italiani che sin dalla chiusura di quell' indagine "farsa" del 2006, chiedono che la verità venga a galla. I 48.000 italiani che sostengono la nostra battaglia, hanno finalmente colmato "la solitudine" di Luigi che grazie a "QUESTA GRANDE PROVA D'AMORE" si sente meno solo e finalmente amato unicamente con il cuore e non piu' soltanto CON LE ORECCHIE"..

    Se se quei bastardi non ce l'avessero portato via per metterlo a tacere, Luigi ci avrebbe potuto "regalare" molto ma molto di più !!!


    E' l'uomo a generare l'arte e non il contrario, cos'è piu' importante?

    Edited by LaVerdeIsola - 20/10/2014, 15:13
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    Marracash feat JAx - ...Quando ero vivo ( uscita Ottobre 2011 )

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    Ringrazio Marica, fans della verde isola su facebook per aver postato nella pagina questa foto.
    Sinceramente non l'avevo mai vista!
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    Grazie a tutti. Il calore dimostrato soprattutto su Facebook in occasione del mio compleanno è stato inaspettato. Sono io che ringrazio voi per il sostegno e la passione che nutrite nei confronti del nostro Luigi.
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    TG TENCO - 28 Ottobre 2011:

    FONTE DELL'ARTICOLO: www.musical.it/index.php?action=index&p=302&n=3505

    Debutta il prossimo 5 novembre al Teatro Greco di Roma (con repliche fino al 4 dicembre) "Ciao amore ciao - Tenco e Dalida tra musica e amore", uno spettacolo scritto e diretto da Piero Di Blasio, con le cabzoni di Luigi Tenco. In scena due fra i più apprezzati performer italiani: Luca Notari e Stefania Fratepietro. Gli arrangiamenti sono di Emiliano Begni, i costumi di Laura Pucini. Al pianoforte Emiliano Begni e Giovanni Mirabile, al contrabbasso Carmine Iuvone.

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    1967. Due vite legate da una canzone e forse da qualcosa di più. L’ultimo anno di vita di Luigi Tenco. Il rapporto con Dalida, le case discografiche e il pubblico italiano, “inconsapevole colpevole” della morte del grande cantautore italiano, strappato troppo presto all’amore e alla musica. “Ciao amore, ciao”, una dichiarazione, ancora prima che una canzone. Ecco come l'autore e regista, Piero Di Blasio, presenta lo spettacolo:

    "Una canzone mai realmente cantata. Un amore troppo chiacchierato e poco vissuto. Uno sparo.
    Comincia così lo spettacolo “Ciao amore, ciao”. Dalla fine, ma senza analizzarla. Non è un’arringa sulle cause della morte di Luigi Tenco. Non è un’apologia del cantautore scomparso e, tantomeno, non è un recital. È un musical a tutti gli effetti. Anche se preferisco chiamarlo “prosa con musiche”. La parola è fondamentale in questo spettacolo, anche perché, molto spesso, le parole sono mutuate dallo stesso Tenco. Parole profonde e dirette che lasciano poco spazio all’interpretazione. Certamente la musica non fa da contorno, anzi. Come nella migliore tradizione del musical anglosassone, la colonna sonora dello spettacolo, eseguita dal vivo e interamente composta di canzoni del cantautore ligure, non solo descrive le varie scene, ma ne porta avanti la narrazione, ci racconta una storia d’amore. E si, perché con questo spettacolo vogliamo raccontare una storia d’amore. E non ci importa se gli amanti si chiamano Tenco e Dalida. Quello che ci interessa è come si conoscono, come si scoprono, come si amano e come, alla fine, si lasciano. La spettacolo rievoca una vicenda reale. Ma badate bene che ho detto “rievoca”, non ripropone o rappresenta. Infatti con questo spettacolo vogliamo tratteggiare gli aspetti più importanti di due grandi personaggi, ma non farne una copia conforme che potrebbe risultare pedissequa e priva di idee. Noi rappresentiamo l’essenza dei personaggi, non i personaggi stessi.
    Anche per questo motivo, la maggior parte dei brani dello spettacolo sono splendidamente arrangiati dal Maestro Emiliano Begni. Come dicevo, raccontiamo una storia, scandita dai momenti salienti di quel fatidico Sanremo ’67.
    Luigi Tenco (Luca Notari) è già un musicista apprezzato e “rivoluzionario” (non dimentichiamoci che la storia si apre nel 1967, un anno prima dello storico periodo di contestazioni sociali). Nel febbraio di quello stesso anno, viene chiamato a Roma da Nanni Ricordi, proprietario della storica casa discografica RCA. La proposta è allettante: il festival di Sanremo. Ma non è allettante per il luogo, di per se non gradito a Luigi, ma per la compagna che lo avrebbe affiancato su quel prestigioso palco: Dalida (Stefania Fratepietro).
    Un anno insieme. Tra Roma e Parigi, tra alti e bassi, tra amori presunti, dichiarati e non corrisposti. I luoghi sono sempre stilizzati, le scenografie mai descrittive. Ogni ambiente deve poter essere la storia di ognuno di noi. Ogni spettatore deve potersi sentire Luigi o Dalida. Le canzoni, il punto focale della loro vicenda. Conosciamo Luigi attraverso le sue stesse parole. Sappiamo come vede la gente e come la gente vede lui (Io sono uno). L’incontro con Dalida è casuale e maledettamente forte. Lei è bella e algida. Lui la crede viziata e snob, ma la bella francese gli spiega che non è proprio così (Un giorno dopo l’altro). Nasce qualcosa tra i due, qualcosa di non esattamente chiaro. E allora Tenco prova a forzare un po’ la mano. La invita ad uscire… alle tre di notte (Se tu fossi una brava ragazza). La vita romana di Luigi, però, non va come si aspettava e al telefono, con la madre, cerca quel conforto che la distanza non gli permette, anche “mentendo” sul presente e sperando sul futuro (Vedrai, Vedrai). Cominciano i tormenti e le pene d’amore. Dalida è sposata, lui è innamorato… di un’altra donna. (Ho capito che ti amo, Come le altre, Più m’innamoro di te e meno tu mi ami). Il danno è fatto, irreparabile, ma la casa discografica non permette che si sappia della rottura della coppia, anzi ne dichiara l’imminente matrimonio, subito dopo il festival. Dalida è furiosa (Io si). La sera di capodanno, i due si presentano insieme alla casina Valadier, a Roma. Luigi è strano ed ubriaco, lei è fredda e distante. Tra gli auguri e le grida, si regalano un testamento d’amore. Di un amore diverso, già segnato, che solo loro potevano capire (Lontano, Lontano). Arriva finalmente il tanto atteso Sanremo (Ciao amore, Ciao), ma i giochi, per tutti, sono ormai fatti. L’amore, come l’uomo, nasce, cresce e muore. Poco importa chi lo ha ucciso, certo è che non esiste più. È finito.
    Questo, e molto altro, è “Ciao amore, Ciao”, Tenco e Dalida, tra musica e amore".

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    PS. Nell'articolo ho ravvisato qualche "errore" ma ve lo riporto cosi per com'è stato pubblicato.

    AL PROSSIMO TG
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    TG TENCO - 27 Ottobre 2011: Un cast innovativo per il Tenco in formato speciale
    di Davide Vedovelli

    FONTE DELL'ARTICOLO: http://www.vallesabbianews.it/notizie-it/U...iale-17623.html

    Per omaggiare il fondatore Amilcare Rambaldi un cast formato da giovani artisti o artisti rodati che mai erano stati al Premio Tenco.

    Scelta coraggiosa e intelligente quella compiuta dagli organizzatori del Premio Tenco, capitanati dal timoniere Enrico de Angelis, che da anni sa scegliere la rotta giusta. Le acque da navigare non erano certo facili, sopratutto alla luce dei forti tagli imposti dal Comune di Sanremo. Come direbbe Gaber “la cultura non li ha mai intaccati...” o quasi mai. Quest'anno cade il centenario della nascita di Amilcare, fondatore del Premio, che chiamò sul palco artisti all'ora sconosciuti, e stiamo parlando di Vecchioni, Graziani, Conte e Guccini solo per citarne alcuni.

    Con lo stesso stile è stata organizzata la rassegna di quest'anno. Sono chiamati alle armi, ad impugnare chitarre e batteria, artisti poco conosciuti, giovani e non, che non hanno il successo di pubblico che meritano. Non sarà una serata a Sanremo a fargli avere folle oceaniche, ma senza dubbio è un riconoscimento artistico di pregio che valorizza e riconosce la loro arte.

    E allora non più Conte, Vecchioni, Guccini, ma Benvegnù, Basile e Marco Parente. Qualche d'uno già storce il naso, qualche d'uno s'incazza e altri sorridono. Tutte reazioni lecite. Mi piace ricordare che quando Rambaldi chiamò i primi cantautori alla rassegna nessun gli diede fiducia, perché si preferiva ascoltare “Il ballo del mattone” o “Piccola Katty”.

    Nessuno nega l'indiscutibile valore delle vecchie guardie, che hanno fatto la storia non solo del Tenco, ma anche della musica in Italia, ma è troppo facile dirsi “come siamo stati bravi a scoprirli”.

    Ecco il cast della rassegna:
    Giovedì 10 novembre: Cristiano Angelini, Vinicio Capossela, Fabularasa, Iotatòla, Patrizia Laquidara, Marco Parente.
    Venerdì 11 novembre: Roberta Alloisio, Cesare Basile, Edoardo Bennato, Iosonouncane, Mariposa, Carrie Rodriguez.
    Sabato 12 novembre: Paolo Benvegnù, Giorgia Del Mese, Luciano Ligabue, Nobraino, Jaromír Nohavica, Mauro Pagani, Piccola Bottega Baltazar.



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    In foto Amilcare Rambaldi
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    Già, gli accordi con Mina erano stati presi prima della fine del 1966, infatti Luigi aveva manifestato al suo amico Ruggero Coppola di voler abbandonare le scene musicali subito dopo Sanremo per fare l'autore di Mina.
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    Ecco svelato l'arcano: sul sito nuovo di Mina con gli omaggisi segnala questa citazione: "Noto nel brano una vena creativa sullo stile dell'indimenticabile Luigi Tenco: sarà forse un suo fan o comunque un artista che con profitto ha assimilato lo stile della scuola genovese?"
    Direi che il senso cambia abbastanza!
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    TG TENCO: 18 Ottobre 2011:

    Mina cerca l'autore del suo nuovo singolo... e se fosse Luigi Tenco?

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    La si ascolta e si rimani impietriti,quasi inebetiti... ci si commuove fino alle lacrime e poi si resta con un senso di meraviglia nell'anima.
    Perchè la nuova canzone di Mina non è una canzone come tante... è un miracolo di bellezza.

    Soave, struggente, interpretata con la maestria che solo Lei ha e con una voce che passa dalle corde vocali per puro caso... ma che in realtà nasce dal suo cuore... e al nostro cuore arriva diretta ed immediata, senza altri passaggi superflui.

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    C'è un piccolo mistero su "Questa Canzone"...
    Mina l'ha incisa non sapendo chi fosse l'autore perchè le è arrivata senza alcuna indicazione o riferimenti di sorta.
    Ora lo cerca sul web... anche se io credo che lei "sappia" in cuor suo chi l'ha scritta.
    Questa canzone sembra un dono del cielo...

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    Mi pare come se Luigi Tenco prima del suo tragico addio a questo mondo avesse voluto lasciare il suo testamento musicale registrando su di un nastro (anche se non esistevano ancora... o no?) questa melodia sublime.
    Decise di donarla a Mina, la sola voce capace di impastarsi con quelle note e degna di dare vita a quei suoni e a quelle parole.
    Ma chissà... il servizio postale ha fatto un gran pasticcio e questa "cassettina magica" è arrivata con più di 40 anni di ritardo.

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    Poco male...
    La cosa più importante è che quell'incontro magico sia avvenuto e l'alchimia abbia avuto luogo.

    Puo' essere davvero che "Questa canzone" sia un'inedito di Luigi Tenco? Sentiamola:




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    Commento di "La verde isola":

    Ad onor del vero....nel sito ufficiale di Mina si legge:

    Mina mobilita il web per rintracciare l'autore di una canzone che entrerà nel suo nuovo album di inediti in uscita a novembre. Il 'demo' del brano a lei inviato non era accompagnato da alcuna informazione che potesse far risalire all'autore. Il brano si intitola "Questa canzone", Mina lo ha interpretato con straordinaria intensità e lo affida ora al web affinchè chi lo ha composto possa riconoscerlo e farsi vivo.
    Se sei l'autore della canzone di Mina carica un video di risposta con un estratto (60 secondi) del demo originale e segui le istruzioni che trovi su ‪http://www.minamazzini.com/questacanzone


    Ma allora perchè sul web impazza la notizia che la canzone potrebbe essere stata scritta da Tenco?? Sarà l'ennesima campagna pubblicitaria messa in piedi sfruttando il nostro Luigi? Sul sito di Mina si dice tutt'altra cosa....stanno cercando l'autore che ha scritto la canzone...fosse stato Tenco l'avrebbero saputo senza iniziare la caccia all'uomo! O sbaglio? Speriamo di saperne qualcosa molto presto.
    AL PROSSIMO TG


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    Come ben sapete, da molti anni Luigi Tenco 60's - La verde isola è impegnata sul "piano" sociale per far luce sulla vicenda umana di Tenco.
    In questi ultimi 2 anni, la nostra battaglia per ridare giustizia al nostro amico Luigi, ha avuto il pregio ed il merito di finire sui rotocalchi di molti giornali e molte tv nazionali ( l'ultima citazione in termini di tempo su RAI 2 a Delitti Rock, il 3 Ottobre 2011 ) ed al fine di estendere ancor piu' capillarmente la verità ( condivisibile o meno ) sulla sua morte, abbiamo pensato di promuovere questa nostra iniziativa sostenuta da decine di migliaia di italiani, attraverso il nuovo sito www.casotenco.it nato oggi 17 Ottobre 2011.
    www.casotenco.it non vuole convincere nessuno ( nè pretende di avere la verità in tasca ) e si propone come punto di riferimento per tutti coloro che si affacciano alla vicenda umana di Luigi Tenco con il cuore di chi vuole approfondire e comprendere meglio le vicissitudini di quel triste 27 Gennaio 1967.
    Non è ancora la versione definitiva perchè mancano alcuni importanti dettagli ma è già un sito COMPETITIVO e ASSAI RICCO DI informazioni, elementi tecnici, curiosità.
    www.casotenco.it

    Edited by LaVerdeIsola - 17/10/2011, 23:42
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    TG TENCO - 17 Ottobre 2011:

    Tenco e gli altri
    Venerdì 21 ottobre - ore 19, Presentazione al Pisa Book Festival, della raccolta di monologhi di Paolo Logli


    Nell’ambito del Pisa Book Festival, la Cut-Up edizioni è lieta di presentare l’ultimo lavoro di Paolo Logli. Conosciuto dalla maggior parte dei lettori per la sua attività di sceneggiatore televisivo (artefice di serie di successo quali Il commissario Manara e Il signore della truffa) e scrittore noir (il suo ultimo romanzo Quis ut deus è andato esaurito in pochi mesi ed è attualmente in corso di ristampa), Logli si propone questa volta come autore teatrale senza palcoscenico, fissando su carta sei suoi celebri monologhi dedicati a note personalità musicali.

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    La particolarità di Tenco e gli altri, come anticipa nella prefazione il giornalista Renato Marengo, che sarà presente all’incontro, è quella di vedere la musica non relegarsi in un sottofondo dell’azione, ma esplodere con decisione, intrufolarsi, espandersi ed imporsi in primo piano diventando prepotentemente protagonista della scrittura stessa. I monologhi prescelti riguardano storie di compositori e musicisti di diverso genere e natura: si parte da Luigi Tenco, che ha radici liguri proprio come Logli, per passare a Giovan Battista Pergolesi, Jimi Hendrix, Joseph Haydn, E. A. Bixio e Giacomo Puccini, tutti apparentemente distanti l’uno dall’altro ma tutti legati al fil rouge della musica e delle sue intersecazioni con la biografia del proprio interprete e, soprattutto, del talento: E il talento di Paolo è quello di riuscire a trovare una chiave narrativa coinvolgente e credibile ma, come in musica, “arrangiata” su misura per ognuno di loro.
    A impreziosire la presentazione dell’opera, che potremmo definire una originale forma di “narrativa drammaturgica”, sarà la voce di Franco Simone, appassionato cultore tenchiano che, insieme al trombettista Felice Reggio, interpreterà in chiave jazzistica alcuni dei brani più celebri del grande Luigi.

    FONTE DELL'ARTICOLO: www.lideale.info/ReadArticolo.aspx?id=3750&par=c

    AL PROSSIMO TG
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    tenco11
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    Come ben sapete, la petizione di 48.000 membri è stata archiviata e azzerata in termini di membri il 24 Agosto 2011.
    Da quasi 2 settimane è attiva questa nuova petizione: www.facebook.com/casotenco.

    Non importa se ci hanno mutilato la nostra petizione, torneremo piu' forti di prima.

    Edited by LaVerdeIsola - 11/10/2011, 16:06
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    Indubbiamente, questo è un elemento che va preso con le molle. Non siamo in grado noi di Luigi Tenco 60's di poter avvalorare o meno l'ipotesi del silenziatore, come ipotizzato dal Dott.Farneti nel libro di Pasquale Ragone e Nicola Gualtieri ed anche il nostro specialista Gianfranco Guccia ( Perito Balistico Consulente Tecnico dell'Autorità Giudiziaria ), ha espresso più di qualche perplessità in merito come potete leggere qui di seguito:

    "Con tutto il rispetto per il Dr. Farneti, che conosco di fama, io sarei molto più cauto nell'esprimermi anche e solo a livello d'ipotesi! I due bossoli sembrano di diversa provenienza merceologica pur se afferenti a cartucce del medesimo calibro! Ciò significa: non omogeneità del metallo (per quanto di ottone si tratti) usato per costruzione degli stessi, differenze in merito a dimensioni, indotte dalle tolleranze consentite, duttulità, carico di snervamento, coefficiente di allungamento, carico di rottura e resilienza, ovverosia durezza superficiale, determinata anche dal trattamento termico finale pre-assemblaggio del proiettile e degli elementi attivi della munizione! Il ché sta a significare un comportamento diverso (a volte molto diverso) nelle trasformazioni chimico-fisiche e morfologiche dei due differenti bossoli per effetto dello sparo! Detto in parole povere...un bossolo più duttile consente agli organi meccanici dell'arma di "caratterizzare" il bossolo con tracce più profonde, viceversa le caratteristiche delle tracce d'interesse balistico sul bossolo possono apparire del tutto diverse (anche morfologicamente!), nel caso di un materiale più duro e tenace.
    Infine, anche le pressioni di esercizio generate dai gas di sparo (differenti per ogni tipo di caricamento industriale) determinano, a carico del bossolo, deformazioni plastiche del tutto differenti!
    In definitiva, mi sembra piuttosto azzardata l'ipotesi formulata che non può escludersi in assoluto, ma che in virtù delle modalità con le quali la comparazione è stata effettuata (munizionamento di provenienza merceologica del tutto differente) appare, in vero, priva di qualsiasi valore probatorio.
    Aggiungo, ad ulteriore chiarimento, che solo da un esame accurato del proiettile (e non dal bossolo) potrebbero ricavarsi elementi utili a stabilire se vi è stato (o meno) l'impiego (sull'arma) di un silenziatore.
    Come detto prima, deformazioni plastiche del bossolo indicanti una pressione "eccessiva" all'atto dello sparo, come in effetti può (non necessariamente) verificarsi in una pistola semiautomatica a chiusura labile corredata di silenziatore, caratteristici di una "sovrappressione" (ad es. dilatazione abnorme del corpo cilindrico del bossolo in prossimità del fondello dovuta ad un'apertura anticipata del carrello-otturatore), dipendono, nella grande maggioranza dei casi, dall'allestimento della cartuccia, dai materiale e dalle tolleranze dimensionali del bossolo e dalle "specifiche" dei suoi componenti attivi: innesco e carica di lancio".
2816 replies since 13/11/2006
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